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Nuove Geografie del Suono
20 Maggio 2017
FreeÈ possibile indagare le trasformazioni dei paesaggi, dei territori ed i cambiamenti in atto nelle geografie politiche e culturali del mondo contemporaneo, attraverso le pratiche dell’ascolto?
È intorno a questo interrogativo che si costruisce l’analisi sviluppata da “Nuove geografie del suono” (Meltemi, pagg. 196, €18,00), esordio letterario di Leandro Pisano, curatore e ricercatore già noto in ambito internazionale per i suoi progetti legati alle nuove tecnologie, al suono ed ai territori rurali (Interferenze new arts festival, Liminaria).
Si tratta di un testo che elabora una serie di temi di stringente attualità, a partire dall’ecologia politica fino alla critica tecno-culturale, attraverso una prospettiva, quella degli studi sul suono, che sempre più va acquisendo rilevanza e spazio non solo nell’arte contemporanea, ma anche all’interno del dominio delle scienze umane e sociali.
Le aree rurali, i luoghi abbandonati, gli ambienti di confine diventano in questa trattazione spazi estetici inusitati, attraversati dal suono e dalle pratiche artistiche ad esso legate come dispositivi di indagine.
È una narrazione che connette territori e geografie a diverse latitudini: dal deserto di Atacama in Cile alle aree rurali dell’Irpinia e del Sannio beneventano, dal Messico al Pakistan, dal Marocco ai borghi abbandonati in Sicilia, mettendo via via in questione i concetti di comunità, identità, cartografia, antropocentrismo, universalismo.
Questo libro offre spunti inediti, sconfinando in territori raramente esplorati nel panorama degli studi italiani, aprendo la ricerca sul suono ad esiti che lo collocano al di fuori di una prospettiva puramente musicologica, ma anche in dialogo con essa, in tensione verso nuovi possibili scenari di indagine.
In un contesto in cui si incrociano i contributi significativi di diverse discipline ed approcci, l’autore ci invita a riscoprire, “così la possibilità non solo di abitare i luoghi, ma anche, una volta di più, di immaginarli e costruirli rendendoli ambiente complessi e riecheggianti. Facendo esperienza del pensiero, in ultima analisi, come un’infinita risonanza”.
A discutere dei temi trattati saranno, oltre all’autore, il semiologo Emiliano Battistini e altri ospiti che a breve annunceremo.
BIO
Leandro Pisano, curatore, critico e ricercatore indipendente, si occupa delle intersezioni tra arte, suono e tecnoculture. È dottore di ricerca in Studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono presso l’Università “L’Orientale” di Napoli. Dirige dal 2003 il festival internazionale di new arts Interferenze ed ha fondato nel 2014 Liminaria, progetto di potenziamento delle reti locali nel Fortore beneventano.
Emiliano Battistini è dottorando in Studi Culturali Europei presso l’Università di Palermo, dove si interessa di semiotica e Sound Studies. Musicista e artista sonoro, lavora nel campo del paesaggio sonoro con il collettivo Ground-to-Sea Sound Collective e con il progetto Vin Voix Valais, creando installazioni e concerti site-specific.
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